07 Ottobre 2022

A spasso per Ateliers

E’ risaputo universalmente che uno dei momenti più emozionanti ed elettrizzanti per una futura sposa è quello della ricerca dell’abito. C’è chi lo sogna fin da bambina e lo ha ben focalizzato in mente, c’è la regina della moda che andrà alla caccia dell’abito che farà rimanere tutti a bocca aperta, c’è la “menefreghista”, ovvero colei poco avvezza alle mode e allo stile che cerca l’involucro più semplice che la faccia sentire sé stessa.
Ci sono infinite tipologie di sposa ma una cosa è certa, la scelta dell’abito è un rito. Ed ecco allora che vogliamo parlarvi del nostro ruolo in questo momento così importante.
Alcune spose hanno le idee cosi ben chiare che non necessitano del nostro aiuto, una delle mie ultime spose mi ha semplicemente chiesto di fissarle un appuntamento presso uno dei miei ateliers partner, si è presentata con la sorella arrivata appositamente da Dubai per l’occasione e in meno di un’ora ha scelto l’abito, visto, indossato e piaciuto. Lei apparteneva alla categoria “spose semplici”, e l’abito doveva rispecchiare questo suo tratto caratteristico. Semplice non vuole dire banale, attenzione, semplice vuole dire sobrio ed elegante, raffinato e delicato, che però non richiamasse esageratamente gli occhi su di sé.
Ha poi optato per due cambi scarpe, un modello di Valentino e uno di Jimmy Choo, strepitose entrambe. Alice è stata una sposa un po’ atipica, solitamente la scelta è molto più complessa. Il nostro servizio di consulenza di stile e immagine prevede per i clienti l’accesso privilegiato a tutti i nostri ateliers di fiducia, la mia presenza o meno, il mio giudizio e i miei consigli, sempre però con la discrezione che mi caratterizza poiché la scelta sarà sempre e solo loro.
Spesso però ci sono spose che preferiscono evitare di circondarsi di troppi occhi critici e di parte, è risaputo che mamme, sorelle e amiche possono traviare la decisione gettando sulla scelta della sposa i propri gusti e portandola così a una decisione non consona. Così mi è capitato di essere stata l’unica persona presente alle prime prove per avere un giudizio critico e non di parte, coerente ed esperto. I corsi che ho frequentato a tal proposito mi hanno fornito anche basi tecniche come la conoscenza dei vari tessuti, i modelli più adatti ai vari fisici, gli accostamenti migliori con scarpe ed accessori e tanti piccoli segreti imparati dai vari stilisti con cui collaboro.
Questi si trovano sparsi in tutta Italia, principalmente tra Torino e Milano e spaziano dal famoso brand modaiolo all’atelier di haute couture passando per stilisti sartoriali di grande prestigio.
Le mie ultime tre spose hanno scelto abiti appartenenti alle tre realtà, Alice ha optato per il famoso brand commerciale e per un abito semplice e molto elegante adatto alla sua personalità riservata, Marzia si è fatta cucire su misura un abito personalizzato fino all’ultimo dettaglio da uno stilista di nicchia, Heather è stata seguita passo passo da uno degli stilisti più famosi dell’haute couture per il suo matrimonio a Portofino.
Tra tutti i miei collaboratori voglio menzionare Peter Langner, uno dei nomi più altisonanti nell’alta moda bridal, con il quale c’è un bellissimo rapporto di amicizia e lavoro, tramite anche la sua assistente agli acquisti, Rosalba. Ogni volta entrare nel suo atelier di via Bigli a Milano è come tuffarsi in una fiaba, vivere un sogno.
Perché si sa la moda per noi donne è un sogno e ogni volta che posso farlo vivere alle mie spose ne sono immensamente felice.